FIJI: promessa mantenuta...
Oceania - Figi
Tipologia viaggio: Avventura
Periodo: agosto 2007
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LUCA CIAFARDONI
Valutazioni - Fiji
Qualche anno fa sul Corriere della Sera lessi un'intervista rilasciata da Umberto Eco a una giornalista incontrata per caso alle Fiji. Lo scrittore si trovava lì per cercare di tradurre in parole le sensazioni provate da Roberto de la Grive protagonista del suo libro "L'isola del giorno prima" quando, con occhialetti di fortuna, cercava di pescare osservando la miriade di pesci e colori dei fondali marini. Detto fatto: acquistato il libro e letto tutto d'un fiato. Finito mi feci una promessa: andrò alle Fiji! Così è stato.
ARCIPELAGO DELLE YASAWA
WAYA - WAYA LAI LAI - KUATA: monti, spiagge e lagune... il sud Pacifico "tout court" (YASAWA MERIDIONALI)
C L I C C A Q U I
- Natura: i fondali sono spettacolari, un po' meno la flora terrestre - voto 8
- Spiagge: Liku Liku, Ghost hill più altre di alto livello fanno della zona una mecca per gli amanti dei tropici - voto 9
- Hotels: chiamarli hotel è un eufemismo anche se l'Octopus resort è proprio un bel posto - voto 6,5
- Mare: bei fondali e colori iridescenti: voto 8,5
- Paesaggi: la perfetta rappresentazone del sud Pacifico - voto 8,5
- Anima: autentici villagi di pescatori fijiani, pochi hotels e la totale assenza di strade e percorsi rendono Waya un luogo fermo a un secolo fa - voto 9
- Da non perdere: lo snorkelling alla Ghost hill di Kuata, a Yalobi Bay a Waya e una "arrampicata" sulle vette dove l'intero arcipelago delle Yasawa si prostrerà sotto il vostro attento sguardo - voto 8,5
- Da perdere: ---
NANUYA BALAVU - DRAWAQA - NARARA - NAUKACUVU: piccole gemme dimora delle Mante (YASAWA MERIDIONALI)
C L I C C A Q U I
- Natura: tipica tropicale - voto 8
- Spiagge: per tutti i gusti; a levante per osservare l'alba e a ponente per il tramonto - voto 8
- Hotel: un resort semplice con le Mante a riva - voto 6,5
- Paesaggi: pass di splendidi colori e scorci davvero scenografici - voto 8
- Mare: spettacolare sopra e sotto l'acqua - voto 8,5
- Anima: disabitate, selvagge e intatte - voto 9
- Da non perdere: uno dei pochissimi luoghi al mondo dove si avvistano le Mante per 365 gg l'anno - voto 9
- Da perdere: ---
TAVEWA - NAVITI - YAQETA - MATAKAWALEVU - NANUYA LAI LAI - NANUYA LEVU (TURTLE ISLAND): il VERO set cinematografico del film laguna blu degli anni '80 (abitanti di altri luoghi tropicali spacciano le loro isole come quelle immortalate nel lungometraggio: bugia!!! Brooke Schields passeggiava sulle spiagge bianche delle Yasawa non altrove) (YASAWA CENTRALI)
C L I C C A Q U I
- Natura: variegata e spettacolare - voto 8,5
- Spiagge: perfette cartoline - voto 9
- Hotels: semplici pensioni si sposano alla perfezione con il Turtle Island Resort uno dei più costosi e bei resorts del mondo - voto 9
- Paesaggi: isole annoverate tra le più belle del mondo regalano scorci entusiasmanti - voto 8,5
- Mare: la mia amica Cecilia che ha girato il mondo esclamò "non ho mai visto una laguna con questi colori" - voto 9
- Anima: piccoli villaggi e tradizioni intatte - voto 8
- Da non perdere: navigare tra le isole un'intera giornata - voto 9
- Da perdere: una sosta sulla magnificiente spiaggia di Nanuya Lai Lai quando è attraccata la nave da crociela della Blue Lagoon
NACULA - YASAWA (isola omonima dell'arcipelago): un giorno dovrò tornare a riprendermi il cuore
(YASAWA SETTENTRIONALI)
C L I C C A Q U I
- Natura: vegetazione brulla con vaste distese di palme - voto 7
- Spiagge: tra le più belle del mondo - voto 10
- Hotels: bei resorts su spiagge da urlo - voto 8,5
- Paesaggi: Muanakuasi point più altri splendidi scorci fanno di queste isole il meglio dell Fiji e non solo - voto 9,5
- Mare: in assoluto uno dei più belli che abbia mai visto: voto 9,5
- Anima: piccoli villaggi e tradizioni intatte - voto 8
- Da non perdere: le spiagge di Oarsman su Nacula e quelle di Yasawa i ra-ra e Muanakuasi Point su Yasawa - voto 10
- Da perdere: ---
TAVEUNI: l'isola del giorno prima di Umberto Eco
C L I C C A Q U I
- Natura: i fondali sono spettacolari così come le foreste - voto 9
- Spiagge: non ci sono spiagge degne di nota - voto 5
- Hotels: discreti e frequentati da sub - voto 7
- Mare: i fondali sono in assoluto tra i migliori al mondo per le immersioni - voto 8,5
- Paesaggi: un'isola giardino - voto 7,5
- Anima: autentici villagi di pescatori fijiani, poca ricettività alberghiera e l'attraversamento della linea del cambiamento di data - voto 9
- Da non perdere: un'immersione nel Somo Sono strait dove ci sono i coralli molli più belli del pianeta - voto 8,5
- Da perdere: vita da spiaggia... non ce ne sono
LUCA CIAFARDONI
Articolo pubblicato in prima di copertina dal mensile "Viaggiando" CLICCA QUI
Articolo pubblicato sul magazine on line "Latitude" CLICCA QUI
Questo arcipelago fino a qualche millennio fa faceva parte, geograficamente parlando, del vasto triangolo Polinesiano, successivamente fu invaso dagli abitanti delle isole limitrofe, Papua Nuova Guinea e Nuove Ebridi su tutte, e diventò Melanesiano. I luoghi da visitare sono molti; dalle lontane e remote Lau, nelle cui acque navigò nel 1774 James Cook, a est, alle sviluppate Mamanuca a ovest, passando per Viti Levu, una delle terre emerse più vaste del sud Pacifico, le cui dimensioni di circa 10.000 Kmq corrispondono, più o meno, a quelle di Cipro.
Gli esperti di località tropicali quando sentono parlare dell’arcipelago delle Yasawa non possono rimanere indifferenti perchè si tratta, probabilmente, del più alto concentrato numero di belle isole tropicali del nostro pianeta che sorgono nei 100 chilometri rappresentati dal Mare di Blight; sì fu proprio il Capitano di Vascello di Sua Maestà, William Blight, ad aver dato il nome a queste lagune paradisiache, le prime da lui raggiunte nell’aprile del 1789 dopo aver subìto l’ammutinamento del Bounty per mano di Flatcher Christian….. ma questa è un’altra storia.
La montuosa zona di Waya, l’isola maggiore del gruppo delle meridionali, possiede interessantissimi scorci paesaggistici; lembi di sabbia che la congiungono alla gemella più piccola Waya Lai Lai, profonde baie immacolate, tratti di reef dove fare splendide immersioni subaqueee la Ghost Hill, la collina fantasma, un’enorme roccia colma di caverne che fa da cornice a un arenile bianchissimo presso la minuscola isola di Kuata. A Waya si trova, inoltre, la “Baia del Tramonto” Liku Liku Bay, una delle dieci spiagge più belle del mondo secondo il sondaggio effettuato da una rivista americana del settore turistico CLICCA QUI. Impossibile contraddire il risultato espresso dai lettori statunitensi perché ci si trova dinanzi a più di un chilometro di sabbia dorata pallida con le palme che sembrano messe lì in ordine sparso tanto sono perfette rigogliose e alte, massi di lava solidificati e erosi dal tempo e tratti di mare che, nelle ore in cui è presente la bassa marea, lasciano scoprire coralli intatti, perfetti e coloratissimi CLICCA QUI; si fa diving a cielo aperto respirando l’aria senza l’ausilio di bombole, semplicemente passeggiando e stando attenti a non calpestare tutta quella meraviglia, tanto si è immersi in quei fondali da sogno; incredibile! Waya non è solo mare: c’è un percorso da trekking di circa un paio di ore che raggiunge picchi altissimi dai quali si godono panorami tali e quali ai poster che troviamo nei nostri centri commerciali. E’ necessario farsi accompagnare da una guida locale in quanto si tratta di un’esperienza entusiasmante ma non certa priva rischi alla luce del fatto che bisogna quasi scalare pendenze del 50%. Il primo tratto della passeggiata conduce a tre arenili occupati per intero dal villaggio dei locali; anche per questo è fondamentale essere condotti da un Fijiano che chieda loro il permesso, sempre concesso, di poter attraversare la zona. Si incontrano bambini che possiedono sguardi trasognati e pieni di dolcezza con quella ingenuità, purtroppo, oramai smarrita dalle nostre parti. Risulta davvero difficile non abbracciare, parlare e giocare con quelle creature così dolci e spontanee. Dopo aver camminato su queste tre spiagge, il cui colpo d’occhio dato dalle palme, dalle lagune e dal fondale rappresentato dai monti davvero maestosi, rappresenta il sud Pacifico tout court, inizia la salita. Arrivati in cima ci si trova di fronte ad una meravigliosa vista; l’arcipelago delle Yasawa a nord e Waya che si prostra al di sotto dello sguardo in tutta la sua struggente bellezza. A Kuata si trova una baia nascosta e piuttosto piccola dove è necessario mettere la testa sott’acqua per effettuare, probabilmente, uno degli snorkelling più belli che si possa mai fare con avvistamenti di squali leopardo, razze, barracuda e coralli da sogno il tutto in una costa con rocce e spiagge tutto intorno.
Ci sono località marine parecchio frequentate dai sub nel nostro pianeta che se avessero, nei loro pressi, quello che è presente nel mare che lambisce Narara, Naukacuvu, Nanuya Balavu e Drawaqa sarebbero sold out 365 giorni l’anno. Circa 20 minuti a nord di Waya si incontrano quattro isolette che sono il naturale ponte tra le Yasawa meridionali e le centrali; tra queste c’è, appunto, Drawaqa con la sua pass in cui stazionano, tutto l’anno, le Mante! I nativi che organizzano le escursioni sono così sicuri di tali avvistamenti che, qualora i turisti non le dovessero vedere, garantiscono ai partecipanti il rimborso della quota. La zona è davvero una manna per gli amanti delle spiagge, delle lagune e delle passeggiate perché è splendido camminare sulle coste e trovarsi dinanzi a un arenile tutto nuovo con lagune sempre diverse e tramonti struggenti.
Da qui si parte alla volta di Tavewa, vero centro nevralgico dell’arcipelago, e si incrociano le acque che lambiscono le isole di Naviti, Yaqeta e Matakawalevu. Ovviamente si naviga nella zona a ponente del mare di Blight che è sotto vento ciò sta a significare che lì l’acqua è sempre calma anche quando la giornata è ventosa, accadimento frequente in queste zone.
Arrivati ci si trova di fronte a un’isola sonnolenta con un vasto palmeto, la cui peculiarità sta nella collina dalla quale si osserva uno dei panorami più belli di tutte le Fiji e forse dell’intero sud Pacifico; la veduta spazia su coralli che dipingono il mare di tutte le tonalità dell’azzurro e su isole spettacolari, non per niente la zona che si osserva è la Laguna Blu, quella vera CLICCA QUI, il cui fulcro è la carissima Turtle Island, set del film Blu Lagoon dei primi anni ’80 che, annoverava tra i protagonisti la splendida Brooke Schields; un boungalow per una notte può arrivare a costare anche 2.000 euro! Nei dintorni troviamo Matakawalevu e la sua Long Beach il cui mare in certe ore del giorno appare di un verde cangiante, Nanuya Lailai e le sue plurifotografate spiagge bianche orlate di palme, tali e quali a quelle delle cartoline, la già citata Turtle Island (Nanuya Levu), con i suoi 12 arenili privati, e Oarsman’s Bay a Nacula, dalla struggente bellezza, nei cui fondali marini trovano ricovero incubatrici per la crescita dei polipi corallini. Si stenta a credere che nella stragrande maggioranza del pianeta i reef muoiano e perdano colore mentre qui, nonostante l’abbondanza e l’ottima salute di cui godono, pensino già alle generazioni future.
Non si possono fare quasi 24 ore di volo e non visitare Muanakuasi Point, il vero must dell’intero arcipelago, località sconosciuta ai più. E’ necessario un potente motoscafo per compiere il prima possibile le 30 miglia marine che separano Tavewa dall’estremo nord dell’arcipelago. Ci si trova davanti a uno dei paesaggi marini, in assoluto, più belli del nostro pianeta CLICCA QUI, ovvero un tratto di spiaggia rosa che unisce, Yasawa all’isolotto di Yawini. A nord l’Oceano Pacifico nel pieno della sua potenza con onde fragorose, mare agitato e Sterne che, sfruttando la forza del vento, compiono volteggi strepitosi; a sud-ovest una spettacolare placida laguna con acqua calda dai mille colori che si inabissa immediatamente. Sfido chiunque a rimanere impassibile di fronte a cotanta bellezza. E’ un luogo deserto, è la rappresentazione perfetta dell’Eden. A qualche centinaio di metri più a levante si estendono una serie di lunghissime spiagge, tra cui è da annoverare la meravigliosa Yasawa i ra-ra la cui sabbia bianca e sottile pare avere la consistenza del gelato alla vaniglia tanto è evanescente e delicata CLICCA QUI.
Dopo settimane trascorse nelle solatie Yasawa bisogna assolutamente non perdere l’umida isola di Taveuni l’altra faccia della medaglia delle Fiji, sia perché nel limitrofo stretto di Somo Somo, più precisamente nel Raibow Reef, si compiono le più belle immersioni subaquee del mondo tra i coralli molli, sia in quanto è l’unica terra emersa del vastissimo Oceano Pacifico ad essere attraversata dall’Interantional Date Line (linea di cambiamento di data) CLICCA QUI, ma specialmente perché si tratta di una terra rigogliosissima colma di piante e fiori tropicali di specie tra le più remote dell’emisfero meridionale della Terra, il giardino dell’Oceano Pacifico. Cascate meravigliose, distese di palme da cocco altissime, sonnacchiosi villaggi coloratissimi e parchi nazionali tenuti come boutique. Nel Bouma National Heritage Park sono presenti le tre Tavoro falls, cascate che si raggiungono con facilità attraverso sentieri di corallo morto tenuti con estremo ordine e rigore. E’ necessario munirsi di macchina fotografica perché lo scenario in cui si è immersi invoglia, ad ogni passo, a immortalare il panorama circostante. Un altro luogo dalla struggente bellezza è il Lavena Coastal Walk, ovvero una passeggiata di circa quattro ore andata e ritorno che si compie attraverso un bucolico paesaggio. Rocce che sbucano dal mare dalle forme più stravaganti, coltivazioni di taro, fiumi che sfociano su spiagge incantate e soprattutto le Lavena falls, due cascate che si raggiungono attraverso una nuotata di cinque minuti e che si gettano in un piccolo laghetto con pareti a strapiombo dove gli indigeni si tuffano con sprezzo del pericolo CLICCA QUI. L’industria cinematografica di Hollywood non è rimasta, anche qui, impassibile perché la zona è stata la location del film Ritorno alla Laguna Blu la cui protagonista era la bellissima e giovanissima Milla Jovovich.
Dopo aver trascorso settimane da sogno in luoghi che rasentano, onestamente, la perfezione estetica che da un luogo marino tropicale ci si aspetta, negli angoli più preziosi della nostra memoria troverà certamente spazio, oltre alla perfetta miscellanea dei colori donati dalla natura, lo sguardo profondo di una piccola bambina dalla pelle scura e con un sorriso che da solo vale il viaggio.
Arrivederci Shoula... CLICCA QUI
LUCA CIAFARDONI
Quando osservo un luogo sia esso una città, un'isola, una spiaggia, un paesaggio marino, un monumento (e così via) do molta importanza al "colpo d'occhio" derivante dalla ricettività e qualità alberghiera, stato dell'opera architettonica, colore e consistenza della sabbia, trasparenza dell'acqua, possibilità di effettuare perlustrazioni sottomarine, flora e fauna, affollamento, autenticità ecc. ecc..