VANUATU: ...dove?
Oceania - Vanuatu
Tipologia viaggio: Avventura
Periodo: agosto 2013
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LUCA CIAFARDONI
Valutazione - Vanuatu
EFATE: la porta di ingresso
C L I C C A Q U I
- Natura: esuberante sopra e sotto l'acqua - voto 8
- Spiagge: niente di indimenticabile - voto 6,5
- Hotels: dalle semplici pensioni a strutture di buon livello - voto 8
- Mare: bei colori e ottime immersioni - voto 7,5
- Paesaggi: interessanti e variegati - voto 7
- Anima: popolo gentile e fiero; inglesi e francesi nulla hanno potuto contro il loro orgoglio melanesiano - voto 8,5
- Da non perdere: un giro dell'isola - voto 7,5
- Da perdere: la vita da spiaggia fatela a Espiritu Santo
ESPIRITU SANTO: la mitica Bali Hai di James Michener; ambientò qui il suo capolavoro "Racconti del Pacifico del Sud" (premio Pulitzer 1948)
C L I C C A Q U I
- Natura: predominante, prepotente, intatta - voto 9
- Spiagge: qualcuna di bellezza e fama mondiale - voto 9
- Hotels: dalle semplici pensioni a strutture di discreto livello - voto 7,5
- Mare: i colori e la trasparenza delle lagune sono da primato così come le immersioni - voto 9
- Paesaggi: chilometri di palmeti, montagne inesplorate, grotte, fiumi, coste immacolate, lagune ecc. - voto 9
- Anima: popolo gentile e fiero; inglesi e francesi non hanno nulla potuto contro il loro orgoglio melanesiano - voto 8,5
- Da non perdere: la costa est fino a Port Orly - voto 8,5
- Da perdere: ------
TANNA: un paradiso per pochi
C L I C C A Q U I
- Natura: massima espressione di madre natura - voto 10
- Spiagge: non si viene fin qui per le spiagge - voto 5
- Hotels: dalle semplici pensioni a strutture di discreto livello - voto 7
- Mare: maschera e boccaglio per visitare i blu holes n. 1 e n. 2 - voto 9
- Paesaggi: osservi il tramonto dalla sommità di uno dei vulcani più attivi del pianeta mentre è in piena eruzione... non aggiungo altro - voto 10
- Anima: villaggi fermi ad un secolo fa visitabili dietro permesso e lauta mancia - voto 10
- Da non perdere: un villaggio Kustom e il vulcano Yasur - voto 10
- Da perdere: la vita da spiaggia fatela ad Espiritu Santo
LUCA CIAFARDONI
Dove? - Vanuatu
Dove? E' la parola che ho sentito di più ripetere quando informavo amici e conoscenti che Vanuatu sarebbe stata una delle mete del mio viaggio estivo!
Diciamolo subito: non si viene per la stereotipata immagine da cartolina tropicale che immortala una spiaggia bianca con tanto di cocotier e placida laguna (o Dio!!! A Espiritu Santo - isola di cui parlerò in seguito approfonditamente - si trova Champagne beach che reputo sia una delle 10 spiagge più belle del mondo CLICCA QUI e se lo dico c'è da crederci - viva la modestia... ma tant'è). Vanuatu è la rappresentazione di un territorio completo: natura con la (N) maiuscola, folklore, villaggi remoti fermi a un secolo fa, montagne, immersioni, snorkelling, relitti e non ultimo il monte Yasur ovvero uno dei vulcani più attivi del pianeta e certamente il più facilmente visitabile, esperienza che resta indelebile e scolpita nella memoria di tutti coloro che hanno la fortuna e il coraggio di salire sulla caldera CLICCA QUI.
EFATE
L'isola principale è sede della capitale Port Vila, cittadina tutto sommato accettabile (va ricordato che le capitali del sud Pacifico sono complessivamente prive di attrattive); una discreta baia lambisce il centro dove si vede ormeggiato di tutto: dal "canotto" allo yacht di 30 metri CLICCA QUI da milioni e milioni di euro. Bisogna noleggiare un suv se ci si vuole sentire davvero al sicuro e liberi. Il periplo dell'isola si compie in circa tre ore ed è un susseguirsi di palmeti, vegetazione maestosa e rigogliosissima (purtroppo infestata da piante parassitarie che in certi tratti coprono le sommità di alberi alti anche 30 metri), coste immacolate con coralli emersi e qualche spiaggia Eton beach su tutte non tanto per l'arenile in sè quanto per i colori e la vegetazione che incorniciano un torrente ai margini della costa sud CLICCA QUI. Poco prima è raccomandabile un tuffo presso "blu lagoon" ovvero un fiume con tanto di pozza nella quale tuffarsi ma, se il tempo è poco e se si visita anche Espiritu Santo, si può tralasciare. Trascorrere qualche ora presso le Mele Cascades è assolutamente raccomandabile. Si tratta di un piccolo parco formato da rapide immerse nella vegetazione con tanto di sentiero che, in 20 minuti, giunge alla cascata vera e propria alta una ventina di metri dove refrigerarsi nelle giornate più calde. Costerà un po' ma bisogna andare a provare un piatto presso il ristorante Waterfront bar & grill in un ambiente tropical chic; raccomando la torta al cioccolato calda con gelato alla vaniglia è un'insalata di pesce Tahitiana... piatti irresistibili.
ESPIRITU SANTO
".... mi piacerebbe raccontarvi qualcosa dell'immenso Oceano Pacifico - il mare senza fine. La miriade di briciole di corallo che chiamiamo isole. Le palme da cocco dolcemente chinate verso l'acqua. Le barriere coralline sopra cui le possenti onde si infrangono in mille spruzzi di schiuma...." questo è un estratto di South Pacific, opera del grande James Michener.
In forza alla marina Statunitense, lo scrittore ebbe la fortuna di presiedere Espiritu Santo durante la II guerra mondiale; s'innamorò a tal punto dell'isola - la sua "Bali Hai" - che vi ambientò "Racconti del Pacifico del Sud", il capolavoro che gli valse l'attribuzione del premio Pulitzer nel 1948.
E' l'isola più grande dell'arcipelago e anche la più bella; perché? Provate a immaginare montagne che sfiorano i 2000 metri, vegetazione impenetrabile, grotte, tratti di mare con residuati bellici della II guerra mondiale, il relitto più bello del mondo, trasparenti torrenti navigabili che giungono a blu hole in cui fare il bagno, sorgenti immacolate, baie struggenti ed infine Champagne beach e Port Orly beach CLICCA QUI due arenili da sogno. L'unica strada, asfaltata soltanto qualche anno fa, copre la costa est; le strutture turistiche sono agli inizi; insomma Santo (come viene comunemente chiamata) ha davanti a se' un futuro turistico pieno di prospettive tanto che da Sydney e Brisbane hanno istituito nuove tratte attraverso voli diretti dalla vicina Australia. Le cinque notti le abbiamo trascorse presso il Lonnoc beach, confortevole struttura composta da larghi bungalows e un caratteristico ristorante con veduta sulla baia dai colori inimmaginabili CLICCA QUI; si cena alle 18,30!!! I pasti, un po' in tutto l'arcipelago, si sono rivelati parecchio costosi. Anche qui va affittato un 4x4 così da affrontare ogni ostacolo. Lonnoc si trova a 10 minuti a piedi o in Kayak (gratuitamente a disposizione per gli ospiti dell'hotel) da Champagne beach che - come scritto in precedenza - si tratta di una delle spiagge più belle che abbia mai visto: sabbia impalpabile e bianchissima, mare cristallino e caldo, qualche palma e un corollario di vegetazione superba che la incornicia per tutta la lunghezza; inoltre è un luogo quasi deserto (vedere le due date al mese in cui la compagnia da crociera australiana P&O ormeggia le sue navi). Anche lo snorkelling e' divertente tra bei coralli, pesci di barriera e tartarughe! In cinque giorni ho dedicato a questa spiaggia almeno tre mezze giornate... impossibile resisterle! Da visitare assolutamente anche Port Orly villaggio che si affaccia su una costa dai colori "fijiani"; tutte le tonalità dell'azzurro e pescatori a bordo di piroghe intenti a raggiungere un'isola vicina che con la bassa marea si congiunge con la terra ferma... un sogno! Quando mi reco in un luogo scruto sempre google earth così da avere un'idea di massima di quello che visiterò; nell'analizzare Santo scorsi un tratto di costa che sembrava davvero interessante. Detto fatto: precettai il figlio del titolare del resort che a Port Orly fece salire a sua volta una bella ragazza con tanto di figlia al seguito perché non sapeva assolutamente dove cavolo volessi recarmi mentre l'amica, dopo approfondite spiegazioni da parte mia, ci condusse in questo luogo "segreto" Loncart beach lagoon CLICCA QUI raggiungibile attraverso una strada molto accidentata. Una volta arrivati ci trovammo di fronte una spiaggia con diverse lagune e scogli che rendevano l'acqua di mille colori. Per farla breve il ragazzo mi face giurare che gli avrei inviato almeno tre foto perché voleva inserire Loncart tra le escursioni della sua struttura. Con tutta probabilità sono stato il primo "europeo" a giungere fin lì. Sull'isola c'è l'imbarazzo della scelta per quanto riguarda i blu holes; scelsi di visitare il Ri Ri river CLICCA QUI perchè oggetto di un documentario di una trasmissione vista qualche anno fa (Donatella scorte le immagini in tv mi disse che tra i tanti arcipelaghi visti le sarebbe piaciuto osservare anche Vanuatu per via di quei torrenti incredibili). A bordo di piroghe con il bilanciere si naviga tra placide acque dolci e trasparenti; anche se trattasi di fiumi il fondo e' composto da sabbia corallina chiarissima che riflette la luce solare tanto da rendere la trasparenza dell'acqua tale da sembrare sospesi nel vuoto. Arrivati al blu hole lo spettacolo si compie: una vasca immersa nella vegetazione profonda una ventina di metri. Con una corda appesa ad un ramo e' impossibile non cimentarsi in un salto nell'acqua turchese. Non c'è bisogno di fare la doccia si esce completamente puliti perché sotto tale depressione del terreno sgorga una sorgente purissima... una favola!!
TANNA
Tanna è diversa - Tanna è unica - Tanna è vera - Tanna è "il faro dell'Oceano Pacifico" CLICCA QUI come la chiamava nel 1770 l'ammiraglio James Cook. Sono secoli che il monte Yasur erutta ininterrottamente. E' uno dei vulcani più attivi del pianeta e certamente il più accessibile.
Non ci sono spiagge da cartolina... non esistono coste romantiche; si viene fin qui per osservare una delle espressioni più potenti di madre natura, ovvero il vulcano Yasur, per entrare in contatto con i villaggi dell'interno fermi a un secolo fa e per le immersioni/snorkelling.
Non esiste asfalto al di fuori della pista dell'aeroporto (da segnalare il volo diretto che impega poco più di un'ora da Noumea capitale della Nuova Caledonia), si gira esclusivamente in jeep 4x4. Per raggiungere il sud dell'isola sede del vulcano dal Rocky Ridge Boungalows si impiegano oltre due ore; questo tragitto rappresenta un'escursione nell'escursione perché si osservano paesaggi remoti, tratti di strada irreali tanto sono sconnessi e immersi nella vegetazione, pianure e palmeti. Giunti nei pressi dello Yasur il panorama si riempie di colori: il verde ricopre splendidi monti che incorniciano la caldera, il grigio della cenere testimonia le eruzioni più recenti, il blu dell'oceano pacifico e l'azzurro del cielo "macchiato" dal vapore e dai gas sversati dal cratere completano il quadro. Con il 4x4 si arriva fin quasi alla lava; si impiegano pochi minuti per giungere sulla sommità a piedi. L'orario migliore è poco prima del tramonto così da osservare le diverse gradazioni di colore che il posto può assumere. Il culmine dell'emozione si ha appena calano le tenebre; schizzi di lava alti centinaia di metri e BOATI assordanti incutono la sensazione di reale pericolo data anche dal sentiero largo poco più di un metro... fai un passo e c'è il fuoco - ne fai un altro e c'è un dirupo verticale. Una guida avverte che certi turisti trovano l'esperienza "terrorizzante". Per carità non si tratta di una "passeggiata" però la curiosità e la voglia di vedere quanto di meglio la forza del nostro pianeta può esprimere alla fine prevalgono su tutto.
Ho scelto di visitare un villaggio caratteristico proprio a Tanna perché sapevo che nulla è artefatto: gli astucci pelvici CLICCA QUI, le capanne, i gonnellini, le danze, le colture, il cibo insomma tutto è fermo a un secolo fa. Il capo villaggio, nella chiacchierata che ci facemmo, mi fece capire che i residenti pur conoscendo gli usi, le abitudini e gli oggetti dei "bianchi", non sapevano proprio cosa farsene... semplicemente li rifiutavano. Anche per questa escursione ci vuole quasi una giornata perché i luoghi più caratteristici, gioco forza, sono i più distanti da ogni qualsivoglia centro abitato con negozi, banche e ospedale. La mia scelta è ricaduta sul più distante. Circa due ore nel nulla: strade piene di buche e immerse nel fango, vegetazione che spesso non lasciava penetrare i raggi solari, strani animali in giro ma, una volta arrivati, ecco che di fronte ebbi uno "spaccato" di ciò che doveva essere l'uomo all'età della pietra. 126 persone compongono questo presidio; capanne sparse qua e là, un orto con coltivazioni tipiche tropicali a base di taro, manioca, albero del pane ecc., maiali e galline e un piazzale dove tutte le attività lavorative e ludiche hanno svolgimento. Ovunque uomini e bambini CLICCA QUI con astucci pelvici e donne vestite solo con gonnelline a seno nudo. A un certo punto mi venne offerta, su una foglia di banano, una pietanza calda formata da un miscuglio "mostruoso"; incredibile: la finii altrimenti ci sarebbero rimasti male; non sto a dire l'aspetto organolettico dell'intruglio perché non vorrei usare termini volgari... L'unica testimonianza di modernità è rappresentata da una penna e un quaderno sul quale lasciare un commento; ovviamente ho sbirciato nei mesi e negli anni passati e nessun italiano era riportato tra i visitatori.
Bisogna fare assolutamente lo snorkelling presso i blu holes n. 1 e n. 2 della costa est; tratti di laguna profondi una decina di metri al massimo con coralli, pesci e colori spettacolari in estrema sicurezza: squali e altri predatori con la bassa marea non possono disturbare la quiete.
EFATE (Traveller's Budget Motel) sarebbe perfetto ma la posizione risulta scomoda se si vuole cenare in centro a Port Vila - voto 7
ESPIRITU SANTO (Lonnoc Beach Bungalows) bella spiaggia, magnifica laguna, bungalows spaziosi, classico ristorante da "Mari del Sud" e a soli 10 minuti da Champagne beach - voto 8,5
TANNA (Rocky Ridge Bungalows) tre bungalows semplici immersi in un giardino curato come una boutique e i titolari che nonostante un'incomprensione iniziale sono risultati un valore aggiunto - voto 8
Quando osservo un luogo sia esso una città, un'isola, una spiaggia, un paesaggio marino, un monumento (e così via) do molta importanza al "colpo d'occhio" derivante dalla ricettività e qualità alberghiera, stato dell'opera architettonica, colore e consistenza della sabbia, trasparenza dell'acqua, possibilità di effettuare perlustrazioni sottomarine, flora e fauna, affollamento, autenticità ecc. ecc..