CINA: la "Big Apple" con gli occhi a mandorla

LUCA CIAFARDONI

Valutazione - Shanghai

SHANGHAI: in un solo viaggio si è di fronte al passato, presente e futuro della Cina. E' la città più popolosa del mondo, una megalopoli di circa 40 milioni di abitanti, che unisce con estrema abilità architettonica il sesto skyline più alto del mondo a palazzi della seconda metà dell'800 - mercati maleodoranti a pochi metri da patinate vie dello shopping. Sì, Shanghai mi è piaciuta - voto 9

LUCA CIAFARDONI

Shanghai - La "Big Apple" con gli occhi a mandorla

Da molti anni intraprendo lunghi viaggi verso oriente. Diversi sono stati gli stop in aeroporti cinesi e non; ad esempio Pechino e Taipei e mai ho avuto voglia di fermarmi a dare un'occhiata. Con Shanghai è stato diverso; la città mi ha sempre affascinato attraverso la storia millenaria che si fonde con la eccessiva modernità di questo ultimo ventennio.

Un po' di numeri della MEGAlopoli: la città più popolosa del mondo (20 milioni nel comune che diventano 40 con le periferie - agli inizi degli anni '90 furono censiti 13.000.000 di abitanti), il 6° skyline più alto del pianeta (2° e 7° grattacielo "convivono magnificamente" a poche decine di metri l'uno dall'altro - poco più in là il 15° CLICCA QUI), il 3° porto più trafficato del globo dopo Singapore e Rotterdam (le previsioni per i prossimi anni calcolano che sarà certamente il 1°), il centro finanziario più importante d'oriente (il progetto governativo è quello di far diventare Shanghai, entro la prossima decade, il maggior centro commerciale e bancario del Globo).

Nonostante questi dati da capogiro l'inquinamento - che aveva raggiunto livelli inquetanti - sta diminuendo, il traffico è sopportabile e vi è una massiccia presenza di veicoli elettrici; l'insieme di auto, moto, scooter, biciclette e pedoni si miscela armoniosamente nei rumori, mai troppo fastidiosi.

Shanghai sorge a cavallo del fiume Huangpu: il lato a levante, Pudong, è quello dei grattacieli CLICCA QUI - a ponente è sita la Cina presente nell'immaginario di tutti quando era porto franco con le concessioni statunitensi, inglesi e francesi quest'ultima da vedere assolutamente, il Bund con i suoi palazzi della seconda metà dell'800 CLICCA QUI, i mercati più disparati e le vie dello shopping piene di insegne luminescenti CLICCA QUI.

Con le belle giornate si vive all'aperto. Per le strade i residenti giocano, cucinano, mangiano, vanno dal barbiere e così via; chiacchierando (non so in quale lingua, l'inglese qui non è parlato quasi per niente) appresi da una locale che fino a una decina di anni fa non era difficile osservare dentisti intenti a curare i clienti.

Shanghai è stata la "coda" di un viaggio lungo e complesso; la settimana trascorsa è stata divertente e faticosa e, esclusi sporadici casi, ho cercato una cucina il più "familiare" possibile, ragion per cui mi sento di consigliare a tutti coloro che arrivano fin qui il ristorante "Cucina 1980" di due connazionali i simpaticissimi Gary e Gianni. Si "ammassa a mano" e la pizza è speciale, oltre alla loro cortesia. Lo so potrà sembrare assurdo consigliare un locale italiano nella mecca delle prelibatezze orientali, però credetemi una buona cena ristoratrice dopo un mese fuori casa è un aspetto da non trascurare.